Sabato, quando c'è la tradizione di consacrare i cesti pasquali e altri prodotti del cesto pasquale, ha avuto luogo una consacrazione per gli sfollati che vivono negli edifici del Politecnico di Leopoli.
I cappellani del Centro di cappellania studentesca del’UGCC hanno visitato il 21° e il 22° edificio del Politecnico di Leopoli, dove vivono gli sfollati interni dall'inizio della guerra su vasta scala. Circa mezzo centinaio di immigrati si sono offerti volontari per consacrare i loro cesti pasquali.
Come racconta p. Ihor Khomichak del Centro di cappellania studentesca del’UGCC tali eventi congiunti formano un senso di comunità e famiglia.
- Le persone si sono commosse perché sono venute da loro e hanno parlato con loro. Ho augurato loro che non dimenticassero le tradizioni ucraine che vedono qui e, sperando nella vittoria, le moltiplicassero solo al ritorno alle loro case natali. Ha anche detto che bisogna rallegrarsi nonostante tutto, in modo da condividere con coloro che hanno di meno, perché questo è lo spirito della festa e il miracolo della risurrezione del Signore: stare insieme e ringraziare Dio per la vita. Qui vivono persone diverse, alcune della regione di Donetsk, altre della regione di Kherson e Zaporizhzhia, e tutte erano contente di essere state ricordate, ha detto p. Ihor Khomichak.
Ricordiamo che l'Università ha organizzato un evento di coordinamento con le parti interessate che aiutano gli sfollati che vivono negli edifici del Politecnico.
